giovedì 22 gennaio 2009

Riordino dei Licei

Gennaio 2009: allo stato attuale il Riordino dei licei è stato esaminato dal Senato il 18 dicembre 2008, ma non è stato approvato. E' stato rinviato di un anno ed i regolamenti dei licei (6) e degli Istituti tecnici (11 indirizzi) sono stati prorogati all’anno scolastico 2010-11.
Presentiamo la bozza di riforma: Bozza_licei_12_08
Ci saranno ulteriori cambiamenti? avviamo un dibattito sui nodi problematici di questa riforma e su quali dovrebbero essere i cambiamenti, le trasformazioni dell'insegnamento/apprendimento del latino nei licei.
Loredana Marano

Latino e Riordino dei Licei


Nel Regolamento inserito nel testo di legge n.133 del 6 agosto 2008(1), colpisce il fatto che il latino nel liceo scientifico venga tolto, o meglio venga considerato opzionale rispetto alla seconda lingua straniera, proprio in quel liceo che in questi anni ha incontrato i maggiori consensi, come dimostra il continuo aumento di iscrizioni. Secondo i dati del MIUR (Sintesi a.s. 2007-2008) il numero dei licei scientifici in Italia è doppio di quelli classici, addirittura triplo in qualche regione del Nord Italia.
Questo evidenzia tre dati di grande importanza:
1. l’ampiezza formativa del liceo scientifico, che si distingue per la sua articolazione e diversificazione di orientamenti e percorsi, ha raccolto vasti consensi fra le famiglie: in effetti gli studenti alla fine del corso di studi possono scegliere facoltà scientifiche e non (giurisprudenza, lettere, scienze politiche etc.);2. il liceo scientifico presenta una distribuzione capillare nel territorio (rispetto al Liceo classico) e può soddisfare la richiesta di chi abita lontano dalle città o dai grossi centri.3. ne deriva che qualsiasi cambiamento, se e solo quantitativo e solo in termini di sottrazione, comporta la perdita di punti di riferimento fondamentali per la costruzione di significati per le nuove generazioni.
E veniamo al dunque: cosa cambierebbe se venisse tolto il latino?Verrebbe a mancare la specificità della formazione liceale italiana, connotata, qualunque ne sia l’indirizzo, dall’humanitas.
Inoltre noi crediamo che:
1. il latino sia la sintassi dell’immaginazione;2. la specificità di un liceo sia data dalla formazione globale dell’individuo, che si basa su discipline non spendibili sul piano del lavoro, come latino e filosofia, ma altamente qualificanti sul piano culturale, perché pongono problemi ed esercitano al ragionamento;3. in particolare, il latino sia occasione di confronto con le altre discipline;4. il latino nella nostra cultura rappresenti una chiave di comprensione della realtà, in quanto “mezzo” di lettura, interpretazione dei segni del passato presenti in ogni città, in ogni luogo del territorio italiano;5. la cultura latina permetta di indagare le origini culturali delle attuali civiltà e di comprenderne le contraddizioni presenti;6. il latino accolga il presente, in quanto occasione di discussione sull’Uomo nella sua storicità ed universalità;7. il latino promuova la consapevolezza e conoscenza dello Stile classico in funzione dialogico- interculturale.
Loredana Marano Presidente di Ad conloquia 

(1)10 dicembre 2008. Prima di esprimere una valutazione sulle scelte politico-didattiche del Riordino dei Licei, ci siamo debitamente documentati nel groviglio di notizie incerte e talora contrastanti. Le considerazioni riportate si riferiscono esplicitamente al Liceo scientifico, implicitamente al Liceo linguistico.